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Anno 1, Numero 1
Parliamo di...
- AIUTO! un'altra MOSTRAAA!!!
- Gli obelischi: 13 "spiedini" nelle
piazze romane
- Le interviste di Yurka: la Venere di
Botticelli
Si potrebbe andare...
- Racconti e immagini di un viaggio molto
speciale: Sandro Botticelli e la Divina Commedia.
- Ha una manica lunga, una fontana che
suona l'organo e una casa per il caffè...cosa sarà mai?
AIUTO! un'altra MOSTRAAA!!!
Sono ovunque ormai, ne parlano
tutti...
dobbiamo preoccuparci???
Vi sarà capitato spesso di
sentire questa parola, ma sapete cosa significa veramente?
Si parla di mostra quando alcune persone, in
genere esperte in un certo argomento, decidono di riunire in uno stesso luogo oggetti che
lo riguardano.
Ad una mostra si possono vedere quadri e
statue, ma anche attrezzi da lavoro, giocattoli, fotografie, vestiti insomma un po' tutto!
Si va ad una mostra per imparare qualcosa (per
esempio alcune mostre ci fanno capire come vivevano i popoli antichi, altre come sono
paesi molto lontani) o per vedere qualcosa di bello (i quadri di un grande pittore, gli
abiti di un famoso stilista).
Vi starete chiedendo: e allora che differenza
c'è tra una mostra e un museo? La mostra vi fa vedere oggetti che provengono da tanti
musei diversi e spesso lontani tra loro, senza che vi muoviate dalla vostra città . . .
comodo no?
Sia alla mostra che al museo si va
anche per conoscere altre persone, per giocare, per disegnare...non ci credete? Seguite i
nostri consigli e vedrete!
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GLI
OBELISCHI: 13 SPIEDINI NELLE PIAZZE ROMANE.
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Un obelisco è una grossa pietra lavorata in modo da
renderla lunga e abbastanza sottile e appoggiata per terra o su un basamento. Gli
egiziani, i primi ad usare questo tipo di ornamento, la ponevano di fronte ai templi
dedicati ai faraoni.
I romani, che nel 14 d. C. fecero dell'Egitto una provincia dell'impero, rimasero
affascinati dagli obelischi e ne presero alcuni per portarli a Roma. Pensate che per
trasportare quello che oggi si trova inpiazza S. Pietro al tempo dell'imperatore Caligola
venne costruita una nave enorme che potesse contenerlo, essa poi essendo troppo grande per
qualunque altro uso venne riempita di calcestruzzo, affondata
davanti al porto di Claudio (a Fiumicino) e divenne la base per il faro.
Tornando agli obelischi, i romani li utilizzarono soprattutto nei circhi (servivano a
segnalare i punti in cui le bighe dovevano girare), come gnomoni
per le meridiane e come decorazione vicino a templi.
A Roma ancora oggi sono conservati 13 obelischi, non tutti però provengono dall'Egitto,
alcuni infatti sono copie romane, e sono in posti diversi da quelli scelti dai romani
perché caddero e per lungo tempo furono dimenticati. I papi decisero di rialzarli e
scelsero le piazze che dovevano ospitarli.
L'obelisco più alto è il Lateranense che si trova in Piazza S. Giovanni
in Laterano ed è alto ben 32,18 metri (che diventano 45,70 con la base) insieme al Flaminio,
che si trova ora al centro di Piazza del Popolo, era utilizzato nella spina del Circo Massimo.
Il più simpatico è il Minerveo che si trova in piazza della Minerva che
viene sostenuto da un elefantino.
Quello con il basamento più bello è sicuramente l'Agonale che si trova
al centro della fontana dei Fiumi in Piazza Navona.
Il Campese, che oggi si trova in piazza Montecitorio, serviva come
gnomone di una meridiana fatta costruire dall'imperatore Augusto. Oggi non è più una
meridiana, ma se guardate sulla pavimentazione della piazza vedrete disegnata una lunga
asta lungo la quale sono segnate le ore del giorno che vngono illuminate da un raggio di
sole che passa attraverso un foro fatto nella palla che lo sovrasta. |
CALCESTRUZZO: impasto
formato da sabbia, ghiaia e calce che una volta solidificato diventava durissimo.
MERIDIANA: antico
orologio solare formato da un'asta, chiamata GNOMONE,
che proietta la propria ombra su un piano, chiamato QUADRANTE, sul quale sono segnate le
ore del giorno. La più antica meridiana conosciuta è egiziana e risale all'VIII sec.
a.C.
SPINA DEL CIRCO: la
parte centrale del circo che lo divideva in due corsie e attorno alla quale giravano le
bighe. |
Vuoi avere qualche notizia in più sugli obelischi?
www.forminform.it/ipertesti/maglion2/obelisc.htm
pagina realizzata dagli alunni della scuola elementare Maglione.
Gian Lorenzo Bernini (Napoli, 1598 - Roma, 1680)
Ercole Ferrata (Como 1610 - Roma 1686)
Elefante che sostiene l'obelisco.
1666-1667
marmo
grandezza naturale
Roma, Piazza della Minerva
Questo obelisco egiziano del VI sec. a. C. venne ritrovato nel 1665
poco distante dalla piazza in cui oggi si trova (in quella zona in epoca romana c'era il
tempio dedicato alla dea egizia Iside). L'idea del basamento a forma di elefantino (che
veniva considerato un animale saggio) venne a Gian Lorenzo Bernini che ne fece il disegno.
L'elefantino venne scolpito da Ercole Ferrata, un suo giovane allievo. Esso ha sulla
schiena una grossa sella e delle stoffe, come si usava in oriente. Non vi sembra che
l'elefante abbia una proboscide molto lunga e occhi e orecchie un po' strani? Beh
all'epoca non succedeva spesso di vedere degli elefanti dal vivo...quindi si lavorava un
po' di fantasia!
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LE
INTERVISTE DI YURKA: LA VENERE DI BOTTICELLI.
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YURKA: |
Buongiorno signora . . . la posso chiamare Venere o
preferisce Afrodite? |
VENERE: |
Vanno bene entrambi i nomi. |
YURKA: |
Può spiegare ai nostri lettori come mai ha due nomi? |
VENERE: |
Sono una divinità greca e il mio primo nome è Afrodite,
ma i romani mi hanno chiamato Venere, hanno cambiato il nome di tutte noi divinità
greche! |
YURKA: |
Allora la chiamerò Afrodite. Chi l'ha messa nuda su una
conchiglia? |
VENERE: |
Un bravissimo pittore fiorentino: Sandro Botticelli . . .
un vero maestro! |
YURKA: |
La fa stare così scomoda e al freddo e lei gli fa anche i
complimenti! |
VENERE: |
Certo, non è mica colpa sua se gli hanno chiesto di
rappresentare il momento della mia nascita! Lui però è riuscito a dipingerlo veramente
bene! |
YURKA: |
Come sarebbe a dire la sua nascita? Come è nata signora
Afrodite? |
VENERE: |
Come non lo sa? Io sono nata dalla spuma delle onde marine
e sono stata trasportata da Zefiro e Aura fino all'isola di Citera e poi a Cipro. |
YURKA: |
Botticelli sarà anche bravo, ma ha fatto un errore
incredibile! |
VENERE: |
Quale mi scusi? |
YURKA: |
L'ha dipinta già adulta e non bambina! |
VENERE: |
Io sono nata già adulta. |
YURKA: |
Mi scusi non sapevo. Ma torniamo a Botticelli, quando l'ha
dipinta? |
VENERE: |
Tra il 1484 e il 1486. |
YURKA: |
Accidenti non pensavo che avesse tanti anni, complimenti
non li dimostra! |
VENERE: |
Lo credo bene . . . ogni tanto mi restaurano!!! |
YURKA: |
Voleva dire qualcosa ai nostri lettori? |
VENERE: |
Si, li volevo invitare a venirmi a trovare a Firenze, nella
Galleria degli Uffizi |
YURKA: |
Grazie signora e arrivederci! |
VENERE: |
Grazie a voi e arrivederci a presto! |
Botticelli Sandro (Firenze, 1445 - Firenze, 1510)
La nascita di Venere.
1484-1486 ca
tempera su tela
184.5x285.5 cm
Firenze, Galleria degli Uffizi
Per avere altre notizie sul dipinto:
www.uffizi.firenze.it/Dipinti/botvene10.html
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SANDRO BOTTICELLI
pittore della Divina Commedia.
Roma, Scuderie papali del Quirinale
Via XXIV maggio
orario: 10-19; venerdì e sabato 10-23
Fino al 3 dicembre |
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Sandro Botticelli
era un pittore fiorentino molto famoso che venne incaricato alla fine del 1400 da Lorenzo
di Pierfrancesco de'Medici (cugino di Lorenzo il Magnifico) di eseguire dei disegni per
illustrare un libro di cui voleva una copia scritta a mano.
Questo libro si intitolava Divina Commedia ed era stato
scritto molto tempo prima da Dante Alighieri. In questa mostra si possono vedere i 92
disegni eseguiti da Botticelli per quel libro; essi dovevano essere 100 e dietro ad ognuno
dovevano essere copiati i capitoli del libro, potete vedere la rilegatura del libro con
una pagina scritta attaccata nell'ultima vetrina a destra prima dell'uscita. Oltre ai
disegni, che occupano le sale del secondo piano, al primo piano potrete vedere dei quadri
e dei disegni eseguiti da Botticelli e da alcuni artisti contemporanei, scelti per far
vedere come si dipingeva negli anni in cui il nostro Sandro disegnava le illustrazioni.Vi
voglio segnalare due cose che riguardano le scale dell'edificio in cui è presentata la
mostra:
la scala che porta al primo piano ha dei gradini molto bassi e veniva percorsa con i
cavalli (ricordate che l'edificio ospitava le scuderie del Quirinale;
la scala che porta all'uscita della mostra è chiusa da una vetrata dalla quale è
possibile vedere un bellissimo panorama di Roma (a destra della porta dell'ascensore c'è
una targhetta in cui sono segnalati alcuni dei musei visibili, usatela!).
Suggerimento:
Botticelli dipingeva segnando bene i contorni delle figure e dei paesaggi, cosa che rende
facile copiare i suoi quadri. Portate con voi un album da disegno e fatevi dare al
guardaroba una matita e provate a disegnare uno dei quadri di Botticelli, oppure, se avete
bisogno di un tavolo o dei colori, comprate una cartolina e copiatela con calma a casa.
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SANDRO BOTTICELLI: in realtà si chiamava
Alessandro Filippepi, l'altro nome è dovuto ad un soprannome del fratello che veniva
chiamato da tutti "botticella". Studia pittura da Filippo Lippi
e Andrea del Verrocchio.
DIVINA COMMEDIA: è
il racconto di un viaggio immaginario nell'Inferno, nel Purgatorio e nel Paradiso. |
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IL QUIRINALE
Informazioni |
Di cosa pensavate si trattasse?
Costruito a partire dal 1583 per ospitare il papa, il Quirinale
è stato poi abitato dai re d'Italia ed è oggi la residenza del presidente della
repubblica. Prima di entrare guardatevi intorno: la piazza è molto ampia e su di essa
affacciano le scuderie del papa (oggi restaurate e destinate a ospitare mostre) e il
palazzo della Consulta (era sede di un tribunale dello stato pontificio). Al centro della
piazza sono situate due grandi statue rappresentanti due personaggi che domano dei
cavalli, sono i Dioscuri, tra loro potete vedere uno degli obelischi che si trovano sparsi per la città.
Appena entrati nel palazzo vi troverete in un bel cortile; su un lato si trova una
torretta sulla quale è un mosaico raffigurante la Madonna col Bambino, un orologio e
sopra tre bandiere una italiana, una del presidente della repubblica (quando non c'è
significa che il presidente non è nel palazzo) e della Comunità Europea. Una curiosità:
nella torretta venne ospitato un piccolo osservatorio astronomico dal quale un astronomo
osservava le stelle.
Dopo aver salito le scale vi troverete ad attraversare diversi saloni e sale più piccole
su alcuni dei quali vi voglio raccontare qualcosa
Salone dei corazzieri da'accesso alla cappella Paolina (chiusa al
pubblico) è quello in cui avvengono incontri come quello recentissimo del presidente con
i nostri campioni olimpici.
Sala dei bussolanti detta così da coloro che portavano il papa sulla
«bussola» (la portantina chiusa). Questa sala si trova a fianco della cappella Paolina e
su una parete potete vedere una porticina che conduce ad una stanzetta dalla quale il papa
poteva assistere alla messa senza essere visto da nessuno.
Sala del balcone chiamata così perchè dalla finestra ci si affaccia sul
balconcino che si trova sopra la porta di ingresso, da questo balconcino il papa benediva
i fedeli. Questa sala viene chiamata anche sala dei precordi perchè qui
i corpi dei pontefici morti nel palazzo venivano preparati per l'imbalsamazione.
Sala del trono (viene chiamata anche sala degli ambasciatori),
nel pavimento ci sono dei mosaici che vengono dalla Villa
Adriana a Tivoli.
Salone delle feste dove i re d'Italia organizzavano feste da ballo:
nella balconata si disponevano i musicisti. Oggi è usata per i pranzi ufficiali (come
quello perla regina Elisabetta II).
Visitando il Quirinale il 2 giugno, festa della Repubblica, avrete la possibilità di
entrare nei giardini, che normalmente sono chiusi al pubblico, e vedere la Coffee
House, ossia una palazzina con tre stanze e delle grandi vetrate aperte sui
giardini dove il papa riceveva i suoi ospiti sorseggiando caffè o cioccolata.
Non è visitabile invece la fontana dell'organo che un tempo, con un
meccanismo che oggi non esiste più, azionava con l'acqua degli organi producendo una
gradevole musica.
Un'ultima cosa vi voglio dire (ce ne sarebbero in realtà ancora molte, ma le scoprirete
visitando il palazzo): manica lunga è il soprannome che è stato dato ad
un corridoio lungo 215 metri che collega tutti gli altri appartamenti del palazzo (lo
potete immaginare se una volta usciti girate l'angolo a sinistra della porta: la manica è
lunga come tutto quel lato del palazzo!). |
QUIRINALE:
è il nome del colle il più alto (mt 61) dei sette su cui è costruita Roma e
venne scelto dai papi come residenza estiva perchè l'aria era più fresca che al
Vaticano. In epoca romana vi erano i templi di Giano Quirino e poi di Serapide, e le terme
dell'imperatore Costantino.
DIOSCURI:si
chiamavano Castore e Polluce ed erano figli di Zeus. Secondo la mitologia greca erano
divinità che percorrevano il cielo con cavalli alati.
OBELISCO: grossa
pietra di forma appuntita che gli egiziano ponevano all'ingresso dei templi dedicati ai
faraoni. Molti vennero presi romani dopo la conquista dell'Egitto, portati a Roma e
riutilizzati in diversi modi.
Vuoi altre notizie?
MOSAICO:tecnica per realizzare
decorazioni di pavimenti, pareti, quadri. Si utilizzano piccoli pezzetti di pietra
colorati messi vicini, come una specie di collage. Proviamo?
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Volete altre informazioni?
Ecco alcuni indirizzi in cui potete trovarle:
www.quirinale.it
il sito della presidenza della Repubblica
www.cicero.it/it/monumenti/palazzi/quirinal.html
una pagina dedicata al Quirinale
Prima tappa (fino a 4 punti in
palio).
- Per molto tempo si è creduto che le statue dei Dioscuri
fossero state scolpite da due artisti greci piuttosto che romani. I nomi di questi
scultori vennero scritti sotto le statue. Come si chiamavano questi scultori?
- In una sala si trova un piccolo quadro rappresentante la
Madonna col Bambino, se lo guardate da vicino vi accorgerete che è eseguito in mosaico.
In quale sala si trova il quadro?
- Cosa rappresenta il pezzo di affresco (tolto dalla chiesa
dei Ss. XII Apostoli) che si trova su una parete delle scale?
- Sopra la porta della cappella Paolina (è in fondo alla sala
regia) ci sono due statue, cosa rappresentano?
Regole del gioco
Risposte (l'E-mail deve contenere il vostro nome, la vostra età, il numero
della domanda e la vostra risposta)
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