Yurka! (15426 byte)
chi siamo Chi siamo
Calendario
guida Guida
giochiamo? Giochiamo?
Minicorsi

parliamo di... Parliamo di...
si potrebbe andare... Si potrebbe andare...
Scelti per voi
I vostri lavori

Archivio
Links
posta Posta
home Home

Anno 1, Numero 1

Parliamo di...
-  AIUTO! un'altra MOSTRAAA!!!
-  Gli obelischi: 13 "spiedini" nelle piazze romane
-  Le interviste di Yurka: la Venere di Botticelli

Si potrebbe andare...
-   Racconti e immagini di un viaggio molto speciale: Sandro Botticelli e la Divina Commedia. 
 -  Ha una manica lunga, una fontana che suona l'organo e una casa per il caffè...cosa sarà mai? 

barra_arcob.gif (15449 byte)

 

AIUTO! un'altra MOSTRAAA!!!
Sono ovunque ormai, ne parlano tutti...
dobbiamo preoccuparci???

various05.gif (14366 byte)

Vi sarà capitato spesso di sentire questa parola, ma sapete cosa significa veramente?

Si parla di mostra quando alcune persone, in genere esperte in un certo argomento, decidono di riunire in uno stesso luogo oggetti che lo riguardano.

Ad una mostra si possono vedere quadri e statue, ma anche attrezzi da lavoro, giocattoli, fotografie, vestiti insomma un po' tutto!

Si va ad una mostra per imparare qualcosa (per esempio alcune mostre ci fanno capire come vivevano i popoli antichi, altre come sono paesi molto lontani) o per vedere qualcosa di bello (i quadri di un grande pittore, gli abiti di un famoso stilista).

Vi starete chiedendo: e allora che differenza c'è tra una mostra e un museo? La mostra vi fa vedere oggetti che provengono da tanti musei diversi e spesso lontani tra loro, senza che vi muoviate dalla vostra città . . . comodo no?

Sia alla mostra che al museo si va anche per conoscere altre persone, per giocare, per disegnare...non ci credete? Seguite i nostri consigli e vedrete!

indietro



GLI OBELISCHI: 13 SPIEDINI NELLE PIAZZE ROMANE.

Un obelisco è una grossa pietra lavorata in modo da renderla lunga e abbastanza sottile e appoggiata per terra o su un basamento. Gli egiziani, i primi ad usare questo tipo di ornamento, la ponevano di fronte ai templi dedicati ai faraoni.
I romani, che nel 14 d. C. fecero dell'Egitto una provincia dell'impero, rimasero affascinati dagli obelischi e ne presero alcuni per portarli a Roma. Pensate che per trasportare quello che oggi si trova inpiazza S. Pietro al tempo dell'imperatore Caligola venne costruita una nave enorme che potesse contenerlo, essa poi essendo troppo grande per qualunque altro uso venne riempita di calcestruzzo, affondata davanti al porto di Claudio (a Fiumicino) e divenne la base per il faro.
Tornando agli obelischi, i romani li utilizzarono soprattutto nei circhi (servivano a segnalare i punti in cui le bighe dovevano girare), come gnomoni per le meridiane e come decorazione vicino a templi.
A Roma ancora oggi sono conservati 13 obelischi, non tutti però provengono dall'Egitto, alcuni infatti sono copie romane, e sono in posti diversi da quelli scelti dai romani perché caddero e per lungo tempo furono dimenticati. I papi decisero di rialzarli e scelsero le piazze che dovevano ospitarli.
L'obelisco più alto è il Lateranense che si trova in Piazza S. Giovanni in Laterano ed è alto ben 32,18 metri (che diventano 45,70 con la base) insieme al Flaminio, che si trova ora al centro di Piazza del Popolo, era utilizzato nella spina del Circo Massimo.
Il più simpatico è il Minerveo che si trova in piazza della Minerva che viene sostenuto da un elefantino.
Quello con il basamento più bello è sicuramente l'Agonale che si trova al centro della fontana dei Fiumi in Piazza Navona.
Il Campese, che oggi si trova in piazza Montecitorio, serviva come gnomone di una meridiana fatta costruire dall'imperatore Augusto. Oggi non è più una meridiana, ma se guardate sulla pavimentazione della piazza vedrete disegnata una lunga asta lungo la quale sono segnate le ore del giorno che vngono illuminate da un raggio di sole che passa attraverso un foro fatto nella palla che lo sovrasta.

 

disegno dell'obelisco Minerveo

 

 

CALCESTRUZZO: impasto formato da sabbia, ghiaia e calce che una volta solidificato diventava durissimo.

 

MERIDIANA: antico orologio solare formato da un'asta, chiamata GNOMONE, che proietta la propria ombra su un piano, chiamato QUADRANTE, sul quale sono segnate le ore del giorno. La più antica meridiana conosciuta è egiziana e risale all'VIII sec. a.C.

 

 

 

SPINA DEL CIRCO: la parte centrale del circo che lo divideva in due corsie e attorno alla quale giravano le bighe.

Vuoi avere qualche notizia in più sugli obelischi?

www.forminform.it/ipertesti/maglion2/obelisc.htm
pagina realizzata dagli alunni della scuola elementare Maglione.

 

 

Elefante che sostiene l'obelisco

 

Gian Lorenzo Bernini (Napoli, 1598 - Roma, 1680)
Ercole Ferrata (Como 1610 - Roma 1686)
Elefante che sostiene l'obelisco.
1666-1667
marmo
grandezza naturale
Roma, Piazza della Minerva

Questo obelisco egiziano del VI sec. a. C.  venne ritrovato nel 1665 poco distante dalla piazza in cui oggi si trova (in quella zona in epoca romana c'era il tempio dedicato alla dea egizia Iside). L'idea del basamento a forma di elefantino (che veniva considerato un animale saggio) venne a Gian Lorenzo Bernini che ne fece il disegno. L'elefantino venne scolpito da Ercole Ferrata, un suo giovane allievo. Esso ha sulla schiena una grossa sella e delle stoffe, come si usava in oriente. Non vi sembra che l'elefante abbia  una proboscide molto lunga e occhi e orecchie un po' strani? Beh all'epoca non succedeva spesso di vedere degli elefanti dal vivo...quindi si lavorava un po' di fantasia!

 

indietro

barra_arcob.gif (15449 byte)

 

LE INTERVISTE DI YURKA: LA VENERE DI BOTTICELLI.

venere.jpg (10630 byte)

YURKA: Buongiorno signora . . . la posso chiamare Venere o preferisce Afrodite?
VENERE: Vanno bene entrambi i nomi.
YURKA: Può spiegare ai nostri lettori come mai ha due nomi?
VENERE: Sono una divinità greca e il mio primo nome è Afrodite, ma i romani mi hanno chiamato Venere, hanno cambiato il nome di tutte noi divinità greche!
YURKA: Allora la chiamerò Afrodite. Chi l'ha messa nuda su una conchiglia?
VENERE: Un bravissimo pittore fiorentino: Sandro Botticelli . . . un vero maestro!
YURKA: La fa stare così scomoda e al freddo e lei gli fa anche i complimenti!
VENERE: Certo, non è mica colpa sua se gli hanno chiesto di rappresentare il momento della mia nascita! Lui però è riuscito a dipingerlo veramente bene!
YURKA: Come sarebbe a dire la sua nascita? Come è nata signora Afrodite?
VENERE: Come non lo sa? Io sono nata dalla spuma delle onde marine e sono stata trasportata da Zefiro e Aura fino all'isola di Citera e poi a Cipro.
YURKA: Botticelli sarà anche bravo, ma ha fatto un errore incredibile!
VENERE: Quale mi scusi?
YURKA: L'ha dipinta già adulta e non bambina!
VENERE: Io sono nata già adulta.
YURKA: Mi scusi non sapevo. Ma torniamo a Botticelli, quando l'ha dipinta?
VENERE: Tra il 1484 e il 1486.
YURKA: Accidenti non pensavo che avesse tanti anni, complimenti non li dimostra!
VENERE: Lo credo bene . . . ogni tanto mi restaurano!!!
YURKA: Voleva dire qualcosa ai nostri lettori?
VENERE: Si, li volevo invitare a venirmi a trovare a Firenze, nella Galleria degli Uffizi
YURKA: Grazie signora e arrivederci!
VENERE: Grazie a voi e arrivederci a presto!

 

 

La nascita di
    Venere


Botticelli Sandro (Firenze, 1445 - Firenze, 1510)
La nascita di Venere.
1484-1486 ca
tempera su tela
184.5x285.5 cm
Firenze, Galleria degli Uffizi

Per avere altre notizie sul dipinto:

www.uffizi.firenze.it/Dipinti/botvene10.html

indietro

barra_arcob.gif (15449 byte)

 

SANDRO BOTTICELLI
pittore della Divina Commedia.

Roma, Scuderie papali del Quirinale
Via XXIV maggio
orario: 10-19; venerdì e sabato 10-23
Fino al 3 dicembre

locandina della mostra

Sandro Botticelli era un pittore fiorentino molto famoso che venne incaricato alla fine del 1400 da Lorenzo di Pierfrancesco de'Medici (cugino di Lorenzo il Magnifico) di eseguire dei disegni per illustrare un libro di cui voleva una copia scritta a mano.
Questo libro si intitolava Divina Commedia ed era stato scritto molto tempo prima da Dante Alighieri. In questa mostra si possono vedere i 92 disegni eseguiti da Botticelli per quel libro; essi dovevano essere 100 e dietro ad ognuno dovevano essere copiati i capitoli del libro, potete vedere la rilegatura del libro con una pagina scritta attaccata nell'ultima vetrina a destra prima dell'uscita. Oltre ai disegni, che occupano le sale del secondo piano, al primo piano potrete vedere dei quadri e dei disegni eseguiti da Botticelli e da alcuni artisti contemporanei, scelti per far vedere come si dipingeva negli anni in cui il nostro Sandro disegnava le illustrazioni.

Vi voglio segnalare due cose che riguardano le scale dell'edificio in cui è presentata la mostra:
la scala che porta al primo piano ha dei gradini molto bassi e veniva percorsa con i cavalli (ricordate che l'edificio ospitava le scuderie del Quirinale;
la scala che porta all'uscita della mostra è chiusa da una vetrata dalla quale è possibile vedere un bellissimo panorama di Roma (a destra della porta dell'ascensore c'è una targhetta in cui sono segnalati alcuni dei musei visibili, usatela!).

Suggerimento:
Botticelli dipingeva segnando bene i contorni delle figure e dei paesaggi, cosa che rende facile copiare i suoi quadri. Portate con voi un album da disegno e fatevi dare al guardaroba una matita e provate a disegnare uno dei quadri di Botticelli, oppure, se avete bisogno di un tavolo o dei colori, comprate una cartolina e copiatela con calma a casa.

 

 

 

SANDRO BOTTICELLI: in realtà si chiamava Alessandro Filippepi, l'altro nome è dovuto ad un soprannome del fratello che veniva chiamato da tutti "botticella". Studia pittura da Filippo Lippi e Andrea del Verrocchio.

 

DIVINA COMMEDIA: è il racconto di un viaggio immaginario nell'Inferno, nel Purgatorio e nel Paradiso.

indietro

barra_arcob.gif (15449 byte)

 

IL QUIRINALE

fotografia del Quirinale

Informazioni

Di cosa pensavate si trattasse?
Costruito a partire dal 1583 per ospitare il papa, il Quirinale è stato poi abitato dai re d'Italia ed è oggi la residenza del presidente della repubblica. Prima di entrare guardatevi intorno: la piazza è molto ampia e su di essa affacciano le scuderie del papa (oggi restaurate e destinate a ospitare mostre) e il palazzo della Consulta (era sede di un tribunale dello stato pontificio). Al centro della piazza sono situate due grandi statue rappresentanti due personaggi che domano dei cavalli, sono i Dioscuri, tra loro potete vedere uno degli obelischi che si trovano sparsi per la città.
Appena entrati nel palazzo vi troverete in un bel cortile; su un lato si trova una torretta sulla quale è un mosaico raffigurante la Madonna col Bambino, un orologio e sopra tre bandiere una italiana, una del presidente della repubblica (quando non c'è significa che il presidente non è nel palazzo) e della Comunità Europea. Una curiosità: nella torretta venne ospitato un piccolo osservatorio astronomico dal quale un astronomo osservava le stelle.
Dopo aver salito le scale vi troverete ad attraversare diversi saloni e sale più piccole su alcuni dei quali vi voglio raccontare qualcosa
Salone dei corazzieri da'accesso alla cappella Paolina (chiusa al pubblico) è quello in cui avvengono incontri come quello recentissimo del presidente con i nostri campioni olimpici.
Sala dei bussolanti detta così da coloro che portavano il papa sulla «bussola» (la portantina chiusa). Questa sala si trova a fianco della cappella Paolina e su una parete potete vedere una porticina che conduce ad una stanzetta dalla quale il papa poteva assistere alla messa senza essere visto da nessuno.
Sala del balcone chiamata così perchè dalla finestra ci si affaccia sul balconcino che si trova sopra la porta di ingresso, da questo balconcino il papa benediva i fedeli. Questa sala viene chiamata anche sala dei precordi perchè qui i corpi dei pontefici morti nel palazzo venivano preparati per l'imbalsamazione.
Sala del trono (viene chiamata anche sala degli ambasciatori), nel pavimento ci sono dei mosaici che vengono dalla Villa Adriana a Tivoli.
Salone delle feste dove i re d'Italia  organizzavano feste da ballo: nella balconata si disponevano i musicisti. Oggi è usata per i pranzi ufficiali (come quello perla regina Elisabetta II).
Visitando il Quirinale il 2 giugno, festa della Repubblica, avrete la possibilità di entrare nei giardini, che normalmente sono chiusi al pubblico, e vedere la Coffee House, ossia una palazzina con tre stanze e delle grandi vetrate aperte sui giardini dove il papa riceveva i suoi ospiti sorseggiando caffè o cioccolata.
Non è visitabile invece la fontana dell'organo che un tempo, con un meccanismo che oggi non esiste più, azionava con l'acqua degli organi producendo una gradevole musica.
Un'ultima cosa vi voglio dire (ce ne sarebbero in realtà ancora molte, ma le scoprirete visitando il palazzo): manica lunga è il soprannome che è stato dato ad un corridoio lungo 215 metri che collega tutti gli altri appartamenti del palazzo (lo potete immaginare se una volta usciti girate l'angolo a sinistra della porta: la manica è lunga come tutto quel lato del palazzo!).
QUIRINALE: è il nome del colle il più alto (mt 61) dei sette su cui è costruita Roma e venne scelto dai papi come residenza estiva perchè l'aria era più fresca che al Vaticano. In epoca romana vi erano i templi di Giano Quirino e poi di Serapide, e le terme dell'imperatore Costantino.

 

DIOSCURI:si chiamavano Castore e Polluce ed erano figli di Zeus. Secondo la mitologia greca erano divinità che percorrevano il cielo con cavalli alati.

 

OBELISCO: grossa pietra di forma appuntita che gli egiziano ponevano all'ingresso dei templi dedicati ai faraoni. Molti vennero presi romani dopo la conquista dell'Egitto, portati a Roma e riutilizzati in diversi modi.
Vuoi altre notizie?

 

MOSAICO:tecnica per realizzare decorazioni di pavimenti, pareti, quadri. Si utilizzano piccoli pezzetti di pietra colorati messi vicini, come una specie di collage. Proviamo?

 

 

Volete altre informazioni?
Ecco alcuni indirizzi in cui potete trovarle:

www.quirinale.it
il sito della presidenza della Repubblica

www.cicero.it/it/monumenti/palazzi/quirinal.html
una pagina dedicata al Quirinale

 

A spasso con Yurka

Prima tappa (fino a 4 punti in palio).

  1. Per molto tempo si è creduto che le statue dei Dioscuri fossero state scolpite da due artisti greci piuttosto che romani. I nomi di questi scultori vennero scritti sotto le statue. Come si chiamavano questi scultori?
  2. In una sala si trova un piccolo quadro rappresentante la Madonna col Bambino, se lo guardate da vicino vi accorgerete che è eseguito in mosaico. In quale sala si trova il quadro?
  3. Cosa rappresenta il pezzo di affresco (tolto dalla chiesa dei Ss. XII Apostoli) che si trova su una parete delle scale?
  4. Sopra la porta della cappella Paolina (è in fondo alla sala regia)  ci sono due statue, cosa rappresentano?

Regole del gioco

Risposte (l'E-mail deve contenere il vostro nome, la vostra età, il numero della domanda e la vostra risposta)

Classifica

indietro